Ci sono delle ricette di cui sono sempre scettica.
La crostata con ricotta e confettura di fragole è una di queste.
Devo dire che mi sono ricreduta.
Buona è buona!
Particolare è particolare.
In questa versione l’ho fatta con farina di avena (occhio alla spiga barrata se la fate senza glutine) e senza burro.
Secondo me il sapore rustico della pasta si sposa perfettamente con il ripieno.
Ma potete farla anche con farina 0 o 00
Ingredienti (stampo 20/22cm):
per la frolla
- 2 uova medie
- 310 g di farina di avena
- 100 g di zucchero di canna
- 75 ml di olio di mais
- 2 g di lievito
- scorza grattugiata di mezzo limone bio
per il ripieno
- 200 g di ricotta senza lattosio
- 250 g di confettura di fragole
- 2 cucchiaini di zucchero a velo
Procedimento:
- Fate la frolla: in una terrina montate per mezzo minuto con una forchetta le uova medie con lo zucchero di canna
- Unite l’ olio di mais e la scorza grattugiata di mezzo limone, montate ancora un po’
- Unite la farina di avena con 2 g di lievito per dolci (aggiungete pian piano perché la consistenza deve essere morbida ma compatta), fate un panetto, avvolgetelo con pellicola trasparente e riponete in frigo 30 minuti
- Stendete la frolla e con lo stampo da 20/22 cm formate una “base” che andrete a riporre momentaneamente in freezer (io ci ho fatto anche delle formine ma potete fare a meno)
- Con il resto della pasta fate la vera base della crostata che andrete ad inserire sullo stampo
- Bucherellate con una forchetta
- Mescolate la ricotta senza lattosio con 2 cucchiaini di zucchero a velo, versate e livellate sopra la base (la mia ricotta era “solida” quindi non ho dovuto scolare il siero*)
- Versate sopra la confettura di fragole e infine riprendete la “base” in freezer e riponetela in superficie
- Sigillate i bordi con l’aiuto di una forchetta
- In freezer 15 minuti e poi in forno (parte medio bassa) a 175° x circa 40/45 minuti (cucinatela bene, il rischio sennò è che la base sia troppo umida)
*se la ricotta è troppo morbida dovete fare così: scolatela in un colino a maglie fitte per un’ora e mezza. Dovrà risultare il più possibile asciutta